Lo stress è una risposta psicofisica a compiti anche molto diversi tra loro, di natura emotiva, cognitiva o sociale, che la persona percepisce come eccessivi.
Fu Selye il primo a parlare di stress, definendolo come:
” una risposta aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso”
(Selye, 1976)
In base alla durata dell’evento stressante è possibile distinguere due categorie di stress: se lo stimolo si verifica una volta sola e ha una durata limitata si parla di ‘stress acuto’, se invece la fonte di stress permane nel tempo si utilizza l’espressione ‘stress cronico’. Lo stress cronico propriamente detto dura a lungo, investe diverse sfere di vita e costituisce un ostacolo al perseguimento degli obiettivi personali. Si definisce, infine, ‘stress cronico intermittente’ un quadro di attivazione da stress che si presenta ad intervalli regolari, con una durata limitata e un buon livello di prevedibilità.
Accanto alla distinzione sulla base della durata è possibile individuare due categorie sulla base della natura degli eventi stressanti. In molti casi gli stressor sono nocivi e possono portare ad un abbassamento delle difese immunitarie – si parla quindi di distress.
In altri casi, invece, gli stressor sono benefici, poiché favoriscono una maggior vitalità dell’organismo – si utilizza in questo caso l’espressione eustress.
Ci capita spesso di dire che siamo ‘stressati’ ma non tutti i sintomi sono facili da individuare e possiamo sottovalutare il problema. Pur essendo difficile fornire un elenco esaustivo di tutti i sintomi dello stress, è utile individuare i più frequenti. Possiamo individuare quattro categorie di sintomi da stress:
Lo stress è connesso ad una quantità di disturbi psicologici: disturbo da stress post-traumatico, disturbo acuto da stress, disturbi psicosomatici, depressione, disturbo bipolare, disturbi d’ansia, disturbi della sfera sessuale e disturbi dell’alimentazione.
Lo stress è uno dei molti fattori di rischio per la depressione e anche un fattore di rischio per i disturbi cardiovascolari. Inoltre lo stress provoca un aumento dell’attività del sistema ormonale che regola la secrezione di cortisolo. L’ipercortisolismo, infatti, è comune nei pazienti con depressione. All’altra estremità dello spettro, ci sono esempi che mostrano che alti livelli di stress possono portare a ipocortisolismo a lungo termine. È possibile infatti che depressione e/o episodi maniacali ricorrenti, provocando un elevato accumulo di stress nel tempo, portino ad un esaurimento del sistema ormonale. Molte persone che non dormono bene o riposano poco sono stressate dal ipercortisolo e da scarsa presenza di onde alpha cerebrali (Busy Brian- letteralmente cervello impegnato /affaticato).
Le persone che fanno lavori di responsabilità e debbono mantenere una elevata performance cognitiva sono sicuramente più a rischio di stress, così come particolari professioni che per le loro caratteristiche peculiari sono già di per sé stressanti: esempio chi deve viaggiare molto per lavoro, compreso il fenomeno del Jet lag, i cui esiti nel tempo portano a disturbi del sonno cronici. Lo sportivo a livello pre- e agonistico deve poter eliminare lo stress dovuto da allenamenti intensi e gare per mantenere efficiente la performance.
Tuttavia oggi il ritmo di vita al quale tutti noi siamo sottoposti non ci rende immuni dallo stress, per capire se sei a rischio per la tua salute, prevenire o agire prima che lo stress si cronicizzi, rivolgiti a noi con fiducia.
Psicologa Psicoterapeuta
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